turismo
Il format dedicato al trekking e alle passeggiate nelle nostre vallate, a cura di Roberto Salini, escursionista, fotografo e videomaker.
Un viaggio nella storia piacentina con Manrico Bissi
Giulia, affascinante amante della bicicletta, Andrea, il suo amico di penna e la città di Piacenza scoperta e conosciuta attraverso gli indizi che Andrea propone alla sua Giulia, un “filo rosso” da seguire per arrivare finalmente a conoscersi di persona.
Storie che parlano del Po e della vita delle persone, con le loro gioie e i loro dolori: persone che sono nate sul fiume, ed è questa la storia di un umile pescatore che ha seguito le orme del padre.
La prima puntata di “Quarta Dimensione” è interamente incentrata sui contorni della Piacenza etrusca tra storia, leggenda e mito. Un viaggio meraviglioso per conoscere meglio le nostre radici.
La seconda puntata di “Quarta Dimensione” si dedica interamente alla “Piacenza paleocristiana”, spaziando da Santa Maria in Cortina a S.Antonino, da San Savino al Duomo.
La terza puntata di “Quarta dimensione” si concentra tutta sui temi de “La città comunale: Piacenza nei secoli XII e XIII”.
La quarta puntata di “Quarta dimensione” è incentrata sulle “chiese perdute” del territorio piacentino. Piacenza, nei secoli XVII e XVIII, è irta di campanili che denunciano una fitta presenza di luoghi di culto all’interno del centro storico.
E’ dedicata alla Piacenza del ducato la quinta puntata di “Quarta Dimensione” Nel corso dell’episodio si parlerà dei ducati di Parma e Piacenza, unificati in un’unica corona sotto la dinastia farnesiana per volontà di Papa Paolo III Farnese nel 1545.
“La nostra città – ha spiegato l’architetto Manrico Bissi che conduce il ciclo di quindici puntate dalla biblioteca monumentale del Collegio Alberoni – è stata spesso descritta come punto di riferimento nell’ambito dei pellegrinaggi.”
Nella settima puntata di “Quarta Dimensione” il conduttore Manrico Bissi si metterà sulle tracce di Papa Gregorio X, arrivato al soglio di Pietro nel 1261. Parliamo dell’unico pontefice piacentino effettivamente riconosciuto: Tedaldo Visconti.
Nella nona puntata di “Quarta Dimensione” condotta dall’ architetto Manrico Bissi il focus si concentra sul tema dei “giardini storici” della città.
La prima puntata di “Quarta Dimensione” è interamente incentrata sui contorni della Piacenza etrusca tra storia, leggenda e mito. Un viaggio meraviglioso per conoscere meglio le nostre radici.
Si parla della “Piacenza ebraica” nell’undicesima puntata della serie “Quarta Dimensione”.
Nella dodicesima puntata di “Quarta Dimensione” si va a spasso nei meandri della storia millenaria di Piacenza. si parlerà della cosiddetta “morte nera”, la grande peste nera che sconvolse il Medioevo a metà del 1300.
Nella tredicesima puntata di “Quarta Dimensione”, si parlerà del “sommo poeta”, del “ghibellin fuggiasco”: Dante Alighieri.
E’ dedicata al cardinale Giulio Alberoni la quindicesima puntata di “Quarta Dimensione”.
Nella quattordicesima puntata di “Quarta Dimensione” dedicata alla storia di Piacenza si parlerà di Napoleone Bonaparte: l’imperatore, il condottiero, l’uomo.
Nel corso di “Quarta Dimensione”, il programma condotto dall’architetto Manrico Bissi, propone agli spettatori un excursus dedicato alla storia e al patrimonio artistico della cittadina di Cortemaggiore
Nel corso di “Quarta Dimensione”, il programma condotto dall’arch. Manrico Bissi, accompagnerà il pubblico lungo le falde della Val Nure, alla scoperta della sua antica “capitale” Bettola.
“Quarta Dimensione”, il programma, condotto da Manrico Bissi, accompagnerà il pubblico in un viaggio a tema fluviale avente come protagonista il fiume Po.
Meta principale della prima puntata sarà l'antica e misteriosa torre di Manfredello, nascosta tra i boschi tra Cassimoreno e le Pianazze. Completeremo il giro con la visita alla Roccia delle 5 dita e la salita al Groppo di Malagrana al tramonto.
Approfittando della prima neve della stagione andiamo sull'Aiona, dove nebbia e vento non ci impediranno di restare estasiati davanti la bellezza del piano sommitale.
Condizioni meteo eccezionali caratterizzeranno questa puntata altamente panoramica: da sopra il mare di nuvole del mattino al tuffo vero e proprio nelle nubi del tramonto sull'Armelio, in un giro lungo ma appagante.
Un salto nella storia di Torrio di Sotto, le cause del suo abbandono spiegate prima dal borgo stesso e poi dall'alto del Roncalla, raggiunto lungo un adrenalinico sentiero.
Quattro vette in un solo giorno, quattro cime solo apparentemente "secondarie" ricche di storia e di panorami.
La vetta più alta delle nostre zone in una magnifica giornata di sole e neve.
Per una volta restiamo a quote medio/basse per un anello tutto attorno alla vall'Ongina tra borghi fortificati, vecchie pievi e fossili, lungo ma facile.
Quando alla passione del trekking si unisce quella per la storia: andiamo alla ricerca della Grotta dell'Orso, citata più di 200 anni fa dall'esploratore Antonio Boccia e di cui si sono poi perse le tracce.
Partendo dal Ponte Gobbo su fino al monte Castello e ritorno, tra vecchie carrarecce, sentieri impervi, fuori traccia e improvvisazioni. Da non perdere Bobbio e il Ponte Gobbo al tramonto che da soli valgono il giro.
Quante cascate ci sono in val Nure? Tante, tantissime, e con questo giro ne vedremo alcune tra le più belle.
Iniziamo la quarta stagione con un giro sulla neve fresca: partendo dal Passo del Chiodo visiteremo la Nave del Penna, saliremo al Trevine e poi giù fino al Rifugio Faggio dei Tre Comuni.
Il Megna, uno dei monti più visibili ma meno conosciuti della val Nure, domina Ferriere dirimpetto al più conosciuto Carevolo.
Da Cerignale giù lungo i fianchi della val d'Aveto fino alla confluenza Aveto/Trebbia, poi su lungo il versante della val Trebbia, percorrendo antiche vie di comunicazione.
Storia e geologia si fondono in questo giro inedito e totalmente al di fuori dai tracciati convenzionali, in una zona di difficile accesso che nasconde tracce sia del passato recente che di quello lontano.
Brugnello per i piacentini non ha bisogno di presentazione, e oggi lo raggiungeremo a piedi da Marsaglia proseguendo poi per altri piccoli caratteristici borghi della zona.
Neve, vento e nebbia faranno da contorno a questa escursione su una cima, il monte Picchetto, poco conosciuta, raggiunta lungo uno spettacolare sentiero a strapiombo sulla val d'Aveto.
Prato Grande, già visto in diverse puntate passate ma mai con la neve, quando dà il meglio di sè. Al rientro una fitta nebbia ci darà modo di godere del lago Moo in un'atmosfera unica.
Come si programma e si affronta un giro su sentieri non segnati e mai fatti prima?
La Sella dei Generali, conosciuta da tutti i piacentini, nasconde poco distante un luogo quasi mistico, purtroppo oggi rovinato dal passare del tempo e dai vandalismi: i Sansoni.
Nell'ultima puntata torniamo in val d'Aveto per onorare la promessa fatta nella prima puntata: quella di salire sul monte Penna.
Spazio alle meravigliose ciliegie di Villanova ospiti dell’azienda Concari, un’impresa a indirizzo ortofrutticolo.
L'acqua, elemento vitale di fondamentale importanza che sostiene la vita in tutte le sue forme, garantendo la salute del pianeta, l’agricoltura e il benessere umano.
Approfondimento sul tema del biogas, fonte di energia rinnovabile con il potenziale di apportare significativi benefici ambientali ed economici.
Attenzione su un prodotto straordinariamente ricco di nutrienti proteici e fonti di energia.
Un prodotto di cui la nostra provincia vanta una lunga e rinomata tradizione.
Piccoli ma fondamentali insetti che svolgono un ruolo cruciale per la salute del pianeta.
Al centro della puntata le tre stelle della gastronomia piacentina: la coppa, la pancetta e il salame.
Noto non solo per il suo utilizzo gastronomico, ma anche per le sue proprietà curative.
Storica associazione che rappresenta un punto di riferimento per gli agricoltori della provincia.
Un patrimonio enologico che affonda le sue radici in una tradizione secolare.