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l’architetto Manrico Bissi spingerà il tasto della narrazione per portare in luce una pagina importante del passato piacentino, costituita dal macro tema delle“Crociate”. “Spesso ci dimentichiamo – ha chiosato Bissi – questo evento ha rappresentato anche il motore culturale dell’Europa medioevale, il primo momento di incontro tra Oriente e Occidente. Uno spunto per favorire l’arricchimento della nostra società e, in particolare, del contesto piacentino che deve gran parte della sua storia e della sua identità culturale, proprio dal XIII secolo in avanti, a questo passato. Il legame tra Piacenza e le Crociate si manifesta in tante piccole memorie. Un esempio? La toponomastica del Piazzale delle Crociate di fronte alla Basilica di Santa Maria di Campagna ma anche nel retaggio storico che incornicia molte delle chiese del nostro centro storico, una di queste è certamente è l’antica Sant’Eufemia, ricostruita, tra l’undicesimo e l’inizio del secolo successivo, dal vescovo Aldo da Rivergaro che dei crociati piacentini sarebbe stato il comandante, la guida spirituale proprio nella prima spedizione in Terra Santa”.